La nuova sede dell’Umanitaria di Carbonia è uno splendido edificio nel quale si combinano, in modo del tutto particolare e suggestivo, la storia del carbone, la storia del cinema e la storia della nostra città.
Ciò che i responsabili dell’umanitaria stanno cercando di fare, è creare un luogo di cultura nel quale la storia passata, testimoniata dalla struttura stessa ma anche da tanti materiali e cimeli, giunge palpabilmente ai giorni nostri.
In quest’ottica l’Umanitaria ha fatto realizzare una ricostruzione tridimensionale storica della propria sede, visitabile gratuitamente con L’Oculus Rift. Sarà possibile vedere in anteprima questo progetto nei due giorni di monumenti aperti, sabato 7 e domenica 8 maggio.
Per l’occasione abbiamo intervistato Marco Lisci, l’esperto di grafica 3D che ha realizzato il lavoro.
Carbonia.net: Ciao Marco! Innanzitutto parlaci un po’ di te e del tuo lavoro!
Marco: Ciao! Ho 29 anni e da 3 anni sviluppo videogiochi per lavoro, nello specifico mi occupo di Game Design e grafica 3d/2d a 360°.
Al momento lavoro in modo continuativo per la Subvert Games, piccola azienda con sede in UK fondata da un altro ragazzo Sardo emigrato nel Regno Unito.
Nel corso degli anni abbiamo realizzato vari prodotti, iniziando con alcune tech demo (Blackreef Pirates) e titoli minori (Cuboid Sandbox, Gearscape) fino ad arrivare alla pubblicazione su Steam di Of Guards and Thieves, un top down shooter multi player online dalle meccaniche di gioco innovative.
Blackreef Pirates
Cuboid Sandbox
Gearscape
Of Guards and Thieves
Carbonia.net: Cos’è un Oculus Rift e quali sono le sue potenzialità?
Marco: Oculus Rift, così come altri dispositivi VR “Virtual Reality” (Valve/HTC Vive, Playstation VR etc.)
rendono possibile un’immersione profonda e interattiva dell’utente all’interno dei contenuti virtuali, aprendo scenari molto interessanti nell’ambito videoludico e non solo. Qualsiasi altro ambito che abbia in se’ una componente visiva/narrativa può essere portato all’interno di questa tecnologia, parliamo di film, musei virtuali, architettura, medicina, turismo, archeologia e tanto altro.
Per il resto è difficile spiegare a parole l’esperienza fruibile con questi dispositivi, consiglio di visionare i video disponibili in rete per avere un idea più chiara , oppure venire a provarla di persona sabato 7 e domenica 8 maggio alla Fabbrica del Cinema a Carbonia presso la Grande Miniera di Serbariu.
Carbonia.net: Quali mezzi utilizzate per elaborare il 3D assieme all’Oculus e quale tecnologia è stata utilizzata?
Marco: Il processo produttivo e le tecnologie software/hardware sono praticamente identiche a quelle utilizzate per sviluppare un videogioco, ci si avvale quindi di software di modellazione 3d, software per l’elaborazione di immagini 2d, un motore grafico/Engine proprietario o di terzi ed altri software secondari in base alle necessita.
In questo specifico caso è stato utilizzato Luxology Modo per quanto concerne la grafica 3d, Photoshop per il 2d, Unity 3d come engine, ed altri software secondari come Quixel SUITE e Topogun.
Carbonia.net: Cosa è stato inserito nel mondo virtuale visitabile tramite l’Oculus?
Marco: È stato ricostruito l’intero edificio della palazzina che ha ospitato la storica ex Direzione Mineraria della Grande Miniera di Serbariu, gli ambienti più significativi sono sicuramente l’ex ufficio del direttore, il salone che ospitava gli uffici amministrati e l’ufficio tecnico.
Particolare attenzione è stata riposta nella realizzazione degli arredi tipici di quegli anni (1950/1952), schedari, scrivanie, sedie, lampadari, proiettori, foto e altro, sono stati ricreati in maniera fedele seguendo la documentazione a disposizione.
Carbonia.net: Quanto durerà ogni sessione per ogni persona che vorrà provare l’Oculus?
Marco: Dipende, dai 2 ai 10 minuti a persona in base al numero di visitatori in fila.
Al momento per visitare tutto l’edificio sono necessari mediamente dai 10 ai 15 minuti.
Carbonia.net: Secondo te ci sono ulteriori potenzialità per sfruttare queste tecnologie? Si potrebbe ampliare il progetto per rendere maggiormente avvincenti e appetibili altre strutture del territorio?
Marco: Assolutamente si, il nostro territorio offre moltissimo in questo senso.
Queste tecnologie ci permettono di ricreare in maniera realistica e fedele luoghi che non esistono più e di portarli in giro per il mondo.
Sarebbe molto interessante ragionare su una conversione digitale del nostro patrimonio storico e archeologico.
Per fare qualche esempio, mi viene in mente una ricostruzione completa di tutta la Grande Miniera di Serbariu, oppure dell’intero sito archeologico di Monte Sirai, del Nuraghe. Si potrebbe anche creare un museo virtuale per i bronzetti sardi accessibile da ogni parte del mondo!
Le possibilità sono veramente tante insomma.
Carbonia.net: Grazie mille per quest’intervista, speriamo di risentirti presto e di sentire ancora parlare di progetti così innovativi!
Marco: A presto, grazie a voi!
Monumenti aperti avrà inizio il pomeriggio di sabato 7 maggio dalle 16 alle 20 e proseguirà la domenica dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.
In questa edizione ci saranno:
– Il nuraghe di Sirai, dove verranno mostrati gli importanti passi avanti dei lavori di scavo.
– La palazzina dell’ex Direzione mineraria della Grande Miniera di Serbariu (sede dell’Umanitaria e della fabbrica del cinema, nella quale sarà appunto possibile provare l’Oculus Rift dell’articolo).
– Il campanile della Chiesa di San Ponziano.
– Il Parco Archeologico di Monte Sirai.
– Il Parco Archeologico di Canna di Sotto.
– L’Area archeologica di Corona Maria (presso la Pineta di Cortoghiana).
– Il Museo Archeologico di Villa Sulcis.
– Il Museo dei PaleoAmbienti Sulcitani E. A. Martel (presso la Grande Miniera di Serbariu)
– Il centro Ricerche Sotacarbo (presso la Miniera di Serbariu)
– Il Rifugio Antiaereo
– L’esposizione etnografica Tanit
– La Casa del Mutilato
– L’Antico Borgo
– I murales di Serbariu
– La chiesetta operaia
La proposta è veramente ampia e comprenderà la possibilità di seguire un itinerario guidato alla riscoperta della fondazione di Carbonia: tra le proposte la Torre Civica, il Dopolavoro Centrale, Piazza Venezia a Cortoghiana e la Chiesa di San Ponziano. Ma si arriverà anche al quartiere Lotto B e all’Ospedale civile.
Si potranno trovare, inoltre, diverse attività collaterali in giro per la città.