Asilo Comunale: da quest’anno 16 bambini in meno. A rischio altri posti di lavoro

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nidoCon la determina datata 19 agosto dell’ufficio servizi sociali del Comune di Carbonia (leggi qui), viene approvata la nuova graduatoria inerente l’asilo comunale (scaricabile qui) per l’anno educativo 2016-2017. Quest’anno i bambini ammessi alla frequentazione dell’asilo saranno 38 a fronte dei 54 dell’anno precedente. 60 le domande totali, 5 quelle pervenute fuori dai termini previsti e 17 quelle rifiutate e collocate in lista di attesa che verranno riesaminate nel mese di Gennaio.

Non essendosi ancora espressa (quantomeno ufficialmente) l’Amministrazione Comunale, in molti in città si interrogano sulle motivazioni di questa decisione e il timore non troppo celato è che tale diminuzione sia correlata alla ristrettezza economica del bilancio più volte denunciata dal Sindaco nelle scorse settimane rispetto anche agli altri servizi comunali a rischio come quelli del Centro per i Giovani.  D’altronde nella stessa determina del Comune, richiamate e rispettate tutte le procedure burocratico-legali, si sottolinea e riscontra l’aspetto legato al bilancio per l’esercizio in corso. Ovvero un riferimento chiaro alle disponibilità finanziarie.

Nel frattempo monta la preoccupazione tra i dipendenti dell’Asilo. Questo ridimensionamento del servizio potrebbe generare esuberi tra i dipendenti che potrebbero vedersi ridimensionato l’orario di lavoro o in prospettiva, ancora peggio, veder messe in discussione le proprie posizioni lavorative. D’altro canto, considerata la scelta di accettare bambini perlopiù già frequentanti la struttura nell’anno passato, la preoccupazione è anche quella che in prospettiva l’asilo comunale non abbia più l’indispensabile ricambio per restare aperto e rappresentare un valido servizio per la città. Senza pensare alle inevitabili ripercussioni che potrebbe avere in futuro la cooperativa che gestisce la struttura la quale dovrà per forza fare i conti con la mutata condizione e di conseguenza con la convenienza o meno a continuare la propria attività.

Nel contempo che i genitori dei bambini respinti dovranno rivolgersi alle vecchie e nuove strutture private del territorio comunale, in molti aspettano, anche su questa vicenda, chiarezza da parte dell’Amministrazione Comunale.

MANOLO MUREDDU