(film) Lost Citizens: precarietà e incertezza del lavoro nel Sulcis

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“Siamo stati depredati da un banditismo industriale di cui poco si parla. Di predatori veri e propri. Non imprenditori, ma prenditori”

Sulcis, provincia più povera d’Italia,ex regione mineraria convertita in polo industriale. Padri e figli che raccontano l’esperienza di affrontare la brutalità di perdere il lavoro, vivere di sussidi o di lavori stagionali, entrare in competizione per lo stesso impiego.

“La politica, soprattutto quella sarda, non ha ottemperato ai suoi dettati istituzionali. Tutt’altro, ha proprio dimostrato di non avere il minimo riguardo delle sorti di tutte queste famiglie, compresa la mia, che stava andando verso il baratro”

Due generazioni impossibilitate ad aiutarsi, un’intera comunità indebolita, sussidi aziendali e statali in esaurimento: precarietà e incertezza del lavoro nel Sulcis.

“Per gli adulti si tratta di peggiorare la loro condizione di vita. Per i giovani purtroppo si tratta spesso di compromettere il loro destino”.

Lost Citizens è un film su una situazione ulteriormente aggravata dalla recente crisi economica e i limiti del sistema politico, dimostratosi nel tempo non solo incapace di rispondere a sfide sempre più importanti, ma complice di scelte temporanee che hanno solo rimandato l’esplosione di un vero e proprio dramma sociale.

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Regia: Sebastiana Etzo, Carla Etzo
Musiche: Marco Messina (99 Posse)
Intervistati: Antonello Pirotto, Alessandro Pirotto, Carlo Martinelli, Michela Martinelli, Enea Concu, Tiziana Pisu, Enzo Pisu, Gian Marco Mocci, Silvestro Mocci, Maria Letizia Pruna