FabLAB Sulcis, l’incontro tra la produzione e la tecnologia digitale

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Texture Grafica FabLAB Sulcis
La grafica pensata per il FabLAB

Cos’è il FabLAB, come scoprirlo e quali possibilità può offrire in un luogo come il Sulcis

Il FabLAB Sulcis verrà inaugurato il 3 giugno 2017 a Cortoghiana ed è una nuova iniziativa che guarda al futuro con la possibilità di offrire alle persone del territorio delle nuove occasioni di crescita e di lavoro.

Per capire quanto siano importanti oggi le nuove tecnologie digitali basta guardare a ciò che accade nel mondo. Carbonia.net appena due mesi fa, a proposito delle tematiche legate al digitale, aveva presentato il suo Network LAB, che dalle scuole arriverà presto in una nuova versione dedicata agli imprenditori. Ci sono quindi numerose tracce che sembrano intrecciarsi e portare anche il nostro territorio verso nuove possibilità.

Cos’è il FabLAB e cosa significa produzione digitale

Il Fablab Sulcis è innanzitutto un’associazione fortemente voluta dai soci fondatori Michele Cau, Giancarlo orrú e Giacomo Pinna, che hanno dato vita a un luogo nel quale si vuole insegnare e operare concretamente nell’ambito della fabbricazione digitale, un settore di cui nel nostro territorio si è sentito parlare ma che è ancora privo di sviluppo e figure professionali adeguate.

Foto con componenti e strumenti del FabLAB.
Strumenti e componenti – immagine presa liberamente dalla brochure del FabLAB.

Operare nella Digital Fabrication significa vivere un contesto nel quale la produzione concreta e tangibile è totalmente intrecciata con la “virtualità” dei software, dei prototipi e delle idee.

In questo spazio si organizzeranno eventi, laboratori e attività pratiche, così da permettere alle persone – sia semplici interessati che professionisti – di avvicinarsi all’innovazione tecnologica e alle concrete possibilità che questa può offrire.

Il concetto di produzione digitale va a significare il rapporto tra le nuove tecnologie e il mondo della produzione.

Con la stampa 3D e con la robotica si può assistere così pienamente alla fusione tra digitale e reale da far definitivamente sparire questa ormai superata distinzione: oggi non ha più senso separare il virtuale dal reale, perché la stessa materia prende forma a partire dai software e può a sua volta diventare un accessorio altamente tecnologico.

Immagine di un simpatico robot presa dalla brochure del FabLAB.
Robot – immagine rappresentativa presa dalla brochure del FabLAB.

Come si è visto nel Network LAB di marzo organizzato da Carbonia.net, persino le più intime relazioni sociali, almeno nella maggior parte dei casi, hanno componenti relazionali provenienti dal mondo tecnologico (Instagram, Whatsapp, Facebook, etc).

È importante capire fino in fondo le caratteristiche del mondo di oggi.

Il FabLAB è allora un’occasione per osservare in prima persona e con produzioni concrete alcuni risultati di questo processo.

Il coworking del FabLAB

Il significato di “coworking” è letteralmente “lavoro condiviso”. Ed è quello che il FabLAB intende proporre:

  • Attivando collaborazioni professionali.
  • Permettendo a tutti di avere un ufficio attrezzato in cui lavorare, incontrare clienti e fare appunto coworking.
  • Offrendo laboratori e macchine presenti al FabLAB.
  • Mettendo a disposizione corsi di formazione e perfezionamento.
  • Creando eventi in cui sarà possibile unirsi, scambiare contatti e approfondire gli interessi.
  • Offrendo convenzioni e consulenze ai soci.
  • Proponendo newsletter con tutte le novità sulle attività in programma.

Un luogo cioè nel quale molteplici figure professionali possono lavorare, in autonomia ma con la possibilità di creare continuamente contatti e collaborazioni.

Foto di uno spazio di lavoro di un FabLAB.
Un FabLAB, uno degli spazi (fonte: la brochure ufficiale).

Si possono unire le forze e le competenze per dar luogo a progetti altrimenti impossibili, meccanismo che inoltre rende possibile uno scambio formativo.

Non solo un luogo quindi, ma una comunità in cui ognuno – oltre ad avere uno spazio fisico nel quale lavorare – può avere dei vantaggi nel relazionarsi con tutti gli altri.

FabLAB Sulcis: dove si trova e quali spazi offre

Il FabLAB del Sulcis consiste in 350 mq di spazi allestiti in via Rinaldo Loi 1, a Cortoghiana.

Le aree attualmente a disposizione sono le seguenti:

  • AREA EDUCATIONAL: spazio riservato alla didattica innovativa per bambini e ragazzi da 4 a 14 anni (Coding e Robotica educativa).
  • AREA COWORKING: postazioni attrezzate e connesse a internet, sala riunioni, attrezzature FabLAB a disposizione.
  • AREA RETROGAMING: spazio dedicato alle consolle dagli anni 80 in poi (Commodore, Amiga, Atari, PS, Nintendo, etc). Un vero e proprio museo del videogioco.
  • AREA PROTOTIPAZIONE con ARDUINO e RASPBERRY: spazio dedicato alla creazione di progetti con disponibili schede e sensori per molteplici applicazioni.

Altri spazi (in aggiornamento) e disponibili a breve saranno: Droni, Musica elettronica, Prototipazione 3D, Workstation per elaborati 3D-grafica-video-audio.

Il programma dell’inaugurazione del Sulcis FabLAB (sabato 3 giugno 2017)

Ore 9.30: si aprono le porte del FabLAB.

Ore 10.30: Coordina i lavori e presenta il progetto Andrea Mameli, giornalista scientifico e responsabile della comunicazione CRS4.

Ore 11.30: FabLab, che cosa sono e come lavorano. Per le aziende interconnesse intervengono Francesco Casu (Interazione e Tecnologia), Massimo Lumini (Accademia della Terra) e Davide Costa (Didattica in età prescolare).

Ore 13.00: pausa pranzo.

Alle ore 15.00 e alle ore 16: spazio ai più piccoli con diverse iniziative (Sala coworking, Sardux – Sardu pro pipius, Sala Fab Lab Sulcis, Minimakers dei Roma Makers, Tinkidoo).

Dalle ore 15.00 in poi: Realtà virtuale, Museo del Videogame, Mostra fotografica, Esposizione di tavole illustrate.

Dalle ore 17.00: Workshop (Spazio coworking, Logus, Jikù, ScuolApp).

Foto di alcuni strumenti del Sulcis FabLAB.
FabLAB Sulcis – Fonte: la pagina FB ufficiale.

In occasione dell’inaugurazione i bambini della quarta B dell’istituto Ciusa mostreranno al pubblico il pianoforte ad acqua realizzato in classe. Basterà sfiorare la superficie dell’acqua versata in alcuni piatti per creare i suoni tramite i collegamenti elettrici e un programma informatico di elaborazione e output dei dati.

Il FabLAB Sulcis ha anche una pagina Facebook ufficiale e un sito web nel quale potrete trovare ulteriori dettagli.

Vi piace il FabLAB? Cosa pensate delle nuove tecnologie? Andrete a visitarlo? Lasciate pure un vostro parere tra i commenti!