Amministrative 2021: riflessione di un elettore di Carbonia

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Pietro Morittu Sindaco
Pietro Morittu Sindaco

Il nome di Pietro Morittu come futuro sindaco di Carbonia si mormorava già da prima della presentazione delle liste a sostegno delle tre coalizioni. Esaurite le storie, i miti, le leggende e i sostenitori inaspettati, vi propongo un mio piccolo pensiero sui risultati delle elezioni comunali appena concluse.

Tra bluff e mezze verità è arrivato il fatidico giorno

Che vincesse Pietro Morittu era abbastanza scontato fin dall’inizio. Per tutti. La coalizione di Morittu vantava numerosi singoli “pezzi” che componevano un puzzle di ben sei liste, tutte più o meno competitive, a differenza delle altre due coalizioni.

Amministrative 2021 - Pietro Morittu nuovo sindaco di Carbonia
Amministrative 2021 – Pietro Morittu nuovo sindaco di Carbonia

Diciamocela tutta, cosi come anche Carbonia fu investita dalla prima ondata del Movimento 5 Stelle, così a questa tornata ha subito la profonda crisi di consensi dimostrata in tutte le competizioni elettorali, non a caso alcuni ex attivisti della prima ora hanno provato a salvarsi candidandosi in coalizione con il PD (Manolo Cossu il più votato con 58 preferenze, Eleonora Cera, Maurizio Soddu e Mauro Careddu il meno apprezzato dagli elettori con 20 preferenze). Non ce l’hanno fatta.

Dall’altra parte, il M5S ha rinunciato con realismo a un nome proprio per la candidatura a sindaco e si è presentato in coalizione a sostegno di Pizzuto anche con i due assessori uscenti Gian Luca Lai e Loredana La Barbera, tra i pochi di cui si avrà un ricordo decente dell’epoca Massidda. Gian Luca Lai è stato eletto consigliere comunale.

Loredana La Barbera
Loredana La Barbera

Il PCI e il PSI hanno fatto presenza per testimoniare la propria esistenza, ma anche questo è stato un elemento che agli occhi di tanti è stato un sintomo di forza per la persona, ma di profonda debolezza elettorale. Come siamo stati abituati dalle passate amministrative elettorali, anche questa volta non hanno portato tanti voti da poter essere considerati due gruppi capaci di spostare l’ago della bilancia a loro favore.

Anche se nelle ultime giornate prima del voto era forte l’impressione di una ripresa di Luca Pizzuto e delle sue liste nei confronti del PD (e forse è proprio così che è andata tra Articolo 1 e PD), la questione più evidente è che anche se sapevamo che Pietro Morittu potesse vincere agevolmente al primo turno, non ci si aspettava potesse stravincere.

Ma soprattutto, forse nemmeno il PD poteva immaginare di stravincere grazie alle liste del centrodestra, Carbonia Avanti e Sviluppo & Ambiente.

Sviluppo & Ambiente
Sviluppo & Ambiente

Nelle ultime giornate di comizi e video sui social, il PD pareva più attento a difendersi in silenzio dalla satira che dagli avversari, quasi come se il percorso fosse su un binario che poteva andare in una sola e unica direzione.

Le liste di Centrodestra pro Pietro Morittu

Carbonia Avanti, la lista costruita insieme a Fabio Usai, ha letteralmente sbancato le elezioni. Nata come associazione culturale qualche mese fa, già chiacchierata per la sua pesante e apparentemente immotivata presenza sui media, si è trasformata in lista civica senza nemmeno cambiare nome, risultando la più votata in assoluto a Carbonia.

Probabilmente molti attivisti di centrosinistra diranno che gli elettori del PD si sono suddivisi tra le liste Partito Democratico, Pietro Morittu Sindaco e la lista di Casti, Uniti per Rinascere. La realtà è che sono tre liste divorziate in casa.

La seconda lista del centrodestra a fare la differenza, Sviluppo & Ambiente, vede invece un individuo di comprovate origini moderate di centrodestra, Michele Stivaletta, consigliere di opposizione nella passata giunta (tra l’altro con un impressionante numero di presenze), diventare il primo dei candidati a consigliere, con il maggior numero di voti, 585 (salvo correzioni).

Michele Stivaletta
Michele Stivaletta

Gli esponenti del PD nelle ore prima del voto avevano probabilmente la convinzione di giocarsela fino all’ultimo con Luca Pizzuto, tant’è che, forti del fatto di arrivare ad amministrare “anche” grazie all’aiuto del PdS’Az, non mi avrebbe stupito se avessero ad esempio progettato, in un secondo momento, di fare accordi di sinistra, tirando dentro Articolo Uno e scalzando magari le liste di centrodestra.

Chiaramente è solo una mia ipotesi personale, nata forse dalla convinzione che più un gruppo è schierato con le stesse omogenee appartenenze ideologiche, più è capace a restare in piedi e più a lungo. Fortuna che le eccezioni si sono sempre verificate, anche in ambito politico.

La realtà invece è ben altra cosa, è stata decisamente più tagliente per tutti, non per Carbonia Avanti, che vede conquistare il maggior numero di seggi, ben cinque. Il PD aveva previsto questo scenario? Secondo me no, e ora Pietro Morittu dovrà governare la città grazie e con un centrodestra con evidenti accostamenti a quello regionale, con tutte le problematiche che potrebbero derivarne.

Sconfitti ma felici

È stata una sconfitta bellissima“, potrebbe dire Luca Pizzuto e chi lo sostiene. Benché ne esca sconfitta, in realtà ha recuperato tanto terreno in questi ultimi anni, grazie soprattutto alla capacità di coinvolgere alcune personalità apprezzate a Carbonia, nelle sue frazioni e nei suoi quartieri. Questo modus-operandi ha permesso di ottenere un numero maggiore di sostenitori e simpatizzanti.

Luca Pizzuto - Articolo Uno
Luca Pizzuto – Articolo Uno

Tra le nuove figure di Articolo Uno sicuramente menzionerei Sara Pau che al primo tentativo riesce a raccogliere numerosi consensi, andando oltre i 200 voti. Nonostante non abbia fatto campagna elettorale su se stessa (memorabile un suo discorso elettorale in cui NON invita le persone a votarla), ha un’antipatia reciproca con chi fa politica con il pallottoliere.

Grazie a nuovi ingressi importanti come lei e come Francesca Pili e Barbara Pischedda, Articolo Uno potrà migliorare la comunicazione e l’organizzazione interna, dove oggi ancora pecca (anche dal punto di vista dei social).

Sara Pau
Sara Pau

È invece un gran ritorno in Consiglio, quello di Matteo Sestu, giovane solo anagraficamente ma che sembra avere tutta la stoffa di un futuro leader. Non è nuovo dietro le fila di Pizzuto e dalla sua può contare quasi 500 voti: Carbonia ha chiaramente visto in lui un potenziale che Luca non potrà (e non vuole) ignorare.

L’importante è partecipare

La coalizione di destra/centrodestra con candidata a sindaco Daniela Garau, partiva sconfitta in partenza. Anche se si è giocato con l’idea che si potesse arrivare ad un ballottaggio tra Pietro Morittu e Daniela Garau, di fatto era impossibile. Anzi potrebbe essere stata una mossa tirata su ad arte per consolidare le preferenze verso le liste di Morittu e un po’ anche quelle di Pizzuto.

In ogni caso ho la presunzione di pensare che anche la Garau “immaginasse” le sorti del voto. Sono convinto che abbia raggiunto il suo obiettivo di base, ovvero confermare la sua presenza come consigliera comunale, il secondo risultato che può considerare come un successo, è essere riuscita nell’impresa storica di ottenere un consigliere in quota Lega, grazie soprattutto ai voti portati da Monica Atzori.

Monica Atzori
Monica Atzori

Il non voto

Come ultimo punto della mia riflessione, non posso non citare l’astensionismo: una fetta enorme di elettori che, valutando i flussi elettorali delle amministrative svoltesi nel resto d’Italia, avrebbe accorciato le distanze tra i candidati Morittu e Pizzuto. Forse il ballottaggio non sarebbe arrivato in ogni caso, ma la corsa sarebbe stata più aperta.

I miei auguri più sinceri al nuovo sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, fiducioso sul fatto che sarà un grande sindaco.

Nicola Cossu