GAP rovinarsi è un gioco

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Con il progetto “Rovinarsi è un gioco Sardegna 2014-15” il Teatro del Segno porta in scena lo spettacolo “GAP/ rovinarsi è un gioco” destinato agli studenti delle scuole medie superiori e inferiori, affrontando il drammatico tema della dipendenza da gioco d’azzardo.

La Compagnia si esibirà in diverse località, facendo tappa al teatro Centrale di Carbonia il 2 dicembre prossimo. La compagnia proporrà lo spettacolo a un pubblico giovane, composto da ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori della Provincia di Cagliari, del Medio Campidano e di Carbonia-Iglesias.

Questa è una problematica che colpisce particolarmente il nostro territorio, già sofferente a causa della crisi economica. Anche per questo motivo, oltre un anno fa, il consiglio comunale di Carbonia ha varato un regolamento che disciplina le nuove installazioni di slot machine.

In quell’occasione si è deciso di vietare le nuove installazioni nel centro della città, a non meno di cinquecento metri da asili, scuole, ospedali, luoghi di culto, cimiteri, ricoveri e strutture destinate ad attività assistenziali ed educative, e infine, in edifici di proprietà del Comune.

Con questo regolamento, il Consiglio comunale ha agito in modo restrittivo cercando di tutelare sia le famiglie, sia il soggetto della dipendenza. L’obbiettivo principale sembra essere stato quello di allontanare la persona dal potenziale pericolo, aiutandola a limitare le tentazioni possibili. Effettivamente, questo è uno dei metodi più efficaci per la lotta di tutte le dipendenze, compresa dunque quella causata dai giochi d’azzardo.

Il Teatro del Segno interviene dunque in questo contesto problematico sostenendone la causa e portando in scena il dramma della dipendenza da gioco d’azzardo, per arginare un fenomeno che potrebbe, in futuro, portare a danni ancora più evidenti.

Nella pagina ufficiale dell’evento, viene spiegato come nella società contemporanea ci sia stato un aumento del tempo libero che, se mal gestito, può portare a trasformare un innocente svago con il quale riempire gli spazi vuoti «in voglia d’azzardo, ossessione e opprimente schiavitù».

La disoccupazione presente nel Sulcis potrebbe in effetti creare un ulteriore scompenso a questa novità della nostra epoca, visto che con la perdita del lavoro il tempo libero potrebbe essere percepito a maggior ragione come un vuoto da colmare.

Questo, in parte, spiegherebbe come mai si sia sviluppato un vizio tanto dispendioso in una zona così povera.

I giochi d’azzardo, è bene ricordarlo, sono quei giochi nei quali prevale l’incertezza riguardo al risultato. Generalmente la scommessa è per il cliente a “valore atteso negativo”, ovvero nel lungo periodo questi sarà destinato matematicamente a perdere, per garantire il guadagno all’organizzatore del gioco.

Ad esempio, è gioco d’azzardo la slot machine, così come il lotto e il gratta e vinci. Mentre non è considerabile gioco d’azzardo il poker, dove la vincita dipende prevalentemente dall’abilità del giocatore.

Si può scegliere consapevolmente di tentare la fortuna con l’azzardo pur sapendo di star facendo una scelta economicamente svantaggiosa. Tuttavia, al di sopra delle opinioni favorevoli o sfavorevoli riguardanti il gioco, essere presenti allo spettacolo “GAP/ rovinarsi è un gioco” non può che essere la scelta migliore. Non sempre l’azzardo porta alla rovina ma, quando lo fa, bisogna arginare il pericolo creando consapevolezza a scopo preventivo, cercando di eliminare la paura di parlarne e facendo conoscere i mezzi per uscire dalla dipendenza.

L’evento è stato promosso e sostenuto dalla Camera di Commercio e dalla Caritas di Cagliari, oltre che dalla fondazione Anti Usura Sant’Ignazio da Laconi.

Fonti:

– Facebook
– La Nuova Sardegna
– Teatro Del Segno

Documenti:

Comune-di-Carbonia-Regolamento-per-le-sale-pubbliche-da-gioco