Intervista a Paolo Serra – La storia e lo sviluppo del Carbonia Film Festival

7055

In questi giorni di cinema, al Carbonia Film Festival, siamo riusciti a parlare con Paolo Serra, direttore dell’Umanitaria di Carbonia, che a ogni edizione partecipa attivamente all’organizzazione dell’evento.

Abbiamo parlato con lui della storia di questo Festival, della sua importanza e dei retroscena organizzativi. Ma anche del contesto in cui è nato e si è sviluppato e delle tematiche correlate tanto all’evento, quanto al luogo che lo ospita.

Carbonia.net: Buonasera Paolo, grazie per aver accettato la nostra intervista. Innanzitutto, puoi raccontarci com’è nato questo Festival?

Il regista Lorenzo Vignolo e l'attrice Daniela Virgilio presentano il film "Workers - Pronti a tutto" - Edizione 2012 (Ph. Fabio Dongu) - Foto tratta dal sito ufficiale del Festival.
Il regista Lorenzo Vignolo e l’attrice Daniela Virgilio presentano il film “Workers – Pronti a tutto” – Edizione 2012. A destra Paolo Serra (Ph. Fabio Dongu) – Foto tratta dal sito ufficiale del Festival.

Paolo Serra: Salve a tutti. Il Mediterraneo Film Festival nasce da un’idea dell’allora direttore del Centro di Servizi Culturali di Carbonia Salvatore Figus e venne realizzato a Cagliari, presso i locali della Cineteca Sarda. La posizione centrale della Sardegna rispetto agli altri Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo suggerì di organizzare una manifestazione che, da un lato, ambiva a favorire l’incontro tra i rappresentanti delle cineteche e degli archivi cinematografici e, dall’altro, la visione di opere prime o seconde di autori provenienti da queste nazioni. Stessa filosofia alla base della seconda edizione, ospitata presso l’isola di San Pietro nel 2005. Il festival cambia l’anno successivo, ancora ospitato a Carloforte, con la prima edizione del concorso Cinema/Lavoro/Migrazioni. Il concorso, di fatto, allontana il festival dai temi del confronto fra cineteche e lo avvicina a quella struttura più attuale che vede il rapporto tra lavoro e migrazioni, come declinato dai diversi partecipanti, sempre più centrale. Nel 2008 si sposta definitivamente a Carbonia, caratterizzandolo in modo perentorio, diventandone, quest’anno, parte integrante anche del nome.

Carbonia.net: Noi pensiamo di poter dire, senza che sia un’esagerazione, che questo Festival sia di rilievo e abbia importanza a livello nazionale e forse persino internazionale. Non è un evento puramente locale con ambizioni ristrette e parziali. Eppure parlandone con diverse persone di Carbonia ci è sembrato non fossero pienamente consapevoli dell’importanza di quest’evento. Alcuni nemmeno sapevano che a ogni edizione partecipano attori e registi di successo che vengono appositamente da fuori. Tu cosa ne pensi? Che feedback hai percepito da parte degli abitanti della nostra città?

Le persone presenti ieri all'inaugurazione della mostra di Lorena Canottiere, in attesa dell'inizio del Festival.
Le persone presenti ieri all’inaugurazione della mostra di Lorena Canottiere, in attesa dell’inizio del Festival.

Paolo Serra: il pubblico cittadino ha atteggiamenti mutevoli, qualche volta addirittura contraddittori. Sono numerose le persone che prendono parte agli eventi che organizziamo: a volte ci sorprendiamo per la partecipazione entusiastica alla rassegna estiva o agli appuntamenti che reiteriamo da diversi anni. È altrettanto vero che abbiamo proposto autori e progetti cinematografici per noi di grande interesse ma che non hanno incontrato il favore del pubblico più vasto. La tendenza è che il festival, negli anni, si sia ritagliato uno spazio importante e risulta essere un evento atteso. Le ultime due edizioni hanno avuto serate da vero sold out, ma anche momenti meno appetiti. L’edizione 2014 del concorso ha visto una straordinaria presenza di giovani studenti che si sono iscritti alla Giuria giovani e questo ci ha soddisfatto tanto.

Carbonia.net: Cosa comporta l’organizzazione di un evento simile?

Paolo Serra: Un lungo periodo di studio, di ricerca e visione di prodotti cinematografici, che si alterna alle altre attività e servizi proposti dal progetto ExDì Memorie in movimento Fabbrica del Cinema, ospitato presso la palazzina della ex direzione amministrativa presso la Grande miniera di Serbariu. E naturalmente una capacità finanziaria importante, conseguita grazie al concorso di numerosi enti pubblici e privati. In primis la Regione Sardegna, ma anche il sostegno dell’Amministrazione comunale di Carbonia, la Fondazione Sardegna Film Commission, la Fondazione di Sardegna, il gruppo Euralcoop, la Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente. Insomma, lo sforzo organizzativo richiede un impegno corale e il dispiego di risorse umane che vanno al di là del numero dei dipendenti del Centro. I colleghi dei Servizi Audiovisivi, dipendenti della cooperativa S.C.I.L.A. distaccati presso la Fabbrica del Cinema, in primis, ma anche numerosi volontari dell’associazionismo cinematografico e alcuni collaboratori.
Imprescindibile il rapporto con il direttore artistico, in questo caso il critico cinematografico Francesco Giai Via, autore di uno straordinario lavoro di costruzione, i cui frutti si potranno apprezzare certo in questa edizione, ma credo meglio nel prossimo futuro.

Carbonia.net: Pensi sia possibile puntare su iniziative del genere per portare a Carbonia un importante afflusso di persone? O pensi siano eventi da considerare fini a se stessi e con partecipanti “controllabili”?

Paolo Serra: Se pensassi che il Carbonia Film Festival fosse una manifestazione fine a se stessa non ne avrei sostenuto l’organizzazione. Riteniamo il CFF come la miglior vetrina del nostro progetto di valorizzazione della cultura cinematografica, che può certamente avvenire anche grazie al confronto con operatori professionali del settore. Attrarre pubblico dai comuni limitrofi o da altre zone della Sardegna è cosa non semplice, ma l’azione di promozione anche per questa edizione ci ha portato ad affiggere cartellonistica di grandi e medie dimensioni nei principali comuni dell’isola: solo Cagliari ospita 15 6X3 metri e 150 70×100 cm. E abbiamo distribuito 15.000 brochure con l’intero programma e tutti i ragguagli sulla manifestazione.

Carbonia.net: Parliamo un po’ di cinema e dei contenuti del Festival. La prima novità di quest’anno sta proprio nel nome, perché quello che era il Mediterraneo Film Festival è diventato il Carbonia Film Festival. Come mai questo cambiamento?

Paolo Serra: Il consolidamento e il rilancio del rapporto con il territorio, in primis quello comunale, è stato uno degli assi portanti nella costruzione del programma: a partire dalla giornata di Anteprima, vissuta lo scorso 8 ottobre, il festival ha coinvolto, e lo farà anche nei giorni a seguire, diversi spazi della città con eventi dal carattere multidisciplinare fra musica, arte e letteratura che coinvolgeranno fasce di pubblico diverse. Un piacere ospitare presso i nostri locali la mostra di Angelo Liberati Fotogrammi dipinti, ma anche vivere con i ragazzi del FireOne Street Park di via Cannas una serata di cinema e un djset con protagonista Simone “Danno” Eleuteri. Piazza Roma, cuore del festival con il Cine-Teatro che ospita le proiezioni, sarà la sede del Festival Village, un nuovo punto d’incontro per coloro che avranno voglia di raccogliersi con noi intorno alle proiezioni, fra stand gastronomici e di prodotti artigianali e una serie di attività di animazione per i più piccoli.

Carbonia.net: Le tematiche relative al lavoro e alla migrazione sono sempre state centrali come filo conduttore di questo Festival. In quale modo il cinema può far riflettere su questi argomenti e quali sono le speranze di chi promuove questi film?

Paolo Serra: Nel manifesto, frutto dell’incontro fra l’illustratrice Lorena Canottiere e i fotogrammi dell’archivio del cinema di famiglia della Cineteca Sarda, si può vedere lo sguardo di una bambina armata soltanto di un sorriso che ci interroga e ci guarda dritto negli occhi. Il suo è un doppio movimento: proteso con l’immaginazione del segno grafico e della creatività verso il passato, ma con gli occhi puntati dritti verso il futuro. Questo è lo spirito che vorremmo pervadesse tutto il festival, facendo di questi sei intensissimi giorni uno spazio di incontro e confronto stimolante, emozionante, divertente, un luogo di tutti e per tutti dove esplorare, attraverso il cinema, la contemporaneità. Carbonia per questi sei giorni sarà il punto di vista privilegiato per osservare il mondo, attraverso una selezione di film che arrivano dai quattro angoli del globo per raccontare “affinità e divergenze” legate ai temi del lavoro e delle migrazioni.

Carbonia.net: Al Carbonia Film Festival vedremo delle opere che hanno già ricevuto notevole apprezzamento in eventi come quello di Locarno o al Sundance. E a parte i titoli già apprezzati e riconosciuti ce ne sono moltissimi altri davvero promettenti. Che ci puoi dire del programma di questo Festival?

Paolo Serra inaugura il Carbonia Film Festival 2016. Alle sue spalle la proiezione della bellissima copertina di quest'edizione.
Paolo Serra inaugura il Carbonia Film Festival 2016. Alle sue spalle la proiezione del bellissimo manifesto di quest’edizione, frutto del lavoro di Lorena Canottiere nell’incontro con i fotogrammi della Cineteca Sarda.

Paolo Serra: È una selezione “compatta” che, come recita il direttore artistico Giai Via, guarda al profilo dei grandi festival internazionali con un Concorso Internazionale Lungometraggi che, mescolando fiction e documentario, include otto titoli, tutti in anteprima nazionale, presentati e premiati nei maggiori festival del mondo (Berlinale, Locarno, Sundance, Tribeca fra gli altri…) che hanno scelto Carbonia come punto di partenza per il loro viaggio nelle sale italiane e che in alcuni
casi verranno accompagnati dai loro registi. Nel Concorso Internazionale Cortometraggi troverete film che giocano e mettono alla prova tutte le potenzialità espressive del cinema, dal documentario alla finzione, passando per il film saggio e tutte le possibili ibridazioni fra i generi e le forme.
Affiancano le sezioni competitive una serie di Eventi Speciali, a cui partecipano personaggi noti al grande pubblico e che hanno per noi una rilevanza culturale e di impegno. Ospiti del festival saranno due fra i più significativi attori del cinema italiano contemporaneo, entrambi legati a storie e personaggi che dialogano con la ricerca del festival. Vinicio Marchioni, attore di cinema e teatro e indimenticabile interprete di Romanzo criminale sarà accompagnato da Milena Mancini in una
lettura in prima nazionale assoluta di A Calais di Emmanuel Carrère. Il grande scrittore francese ha concesso al festival la possibilità di presentare il suo testo in un reading che affronta uno dei luoghi cardine della contemporaneità e della crisi dei migranti. Alessandro Borghi ha saputo imporsi con una manciata di film come uno dei talenti più promettenti del nostro Paese, con film importanti come Non essere cattivo di Claudio Caligari e Suburra di Stefano Sollima (presto prima serie italiana targata Netflix, di cui Borghi sarà uno degli interpreti). Borghi presenterà al festival, in anteprima dopo la partecipazione al Festival di Venezia, il suo ultimo lavoro, Il più grande sogno di Michele Vannucci, insieme al regista e al cast del film (di cui fa parte anche Milena Mancini) e sarà inoltre protagonista di una master class presso la Fabbrica del Cinema dove incontrerà il pubblico del festival e racconterà il suo lavoro d’attore e l’importanza delle storie che è chiamato a interpretare, spesso legate a personaggi dalle vite difficili e marginali.

Carbonia.net: Cosa occorrerà fare in futuro per mantenere questo Festival e continuare a farlo sviluppare?

Paolo Serra: L’idea è sempre stata quella di promuovere una iniziativa che non avesse un carattere di estemporaneità ma si proponesse all’attenzione dei più importanti festival isolani. Quindi la scelta di biennalizzare, anche per avere tutto il tempo e le risorse necessarie per la sua migliore organizzazione. Un sostegno più corale degli enti coinvolti è quantomeno auspicabile. Siamo giunti alla VIII edizione attraverso una grande dedizione e con politiche mirate a scelte “piccole” ma importanti. Crediamo che la strada intrapresa sia quella giusta.

Carbonia.net: Grazie davvero per quest’intervista.

Paolo Serra: Grazie a voi per lo spazio concessoci. Vi aspettiamo al festival!