Il Peso della Cultura, l’innovativo librogame made in Carbonia

3965
Foto di copertina con gli autori e l'illustrazione del peso della cultura
Gli autori e al centro l'illustrazione della copertina de Il peso della cultura.

Grande successo per Il peso della cultura un librogioco ideato e realizzato da Matteo Tolari, che ha finito in poco tempo tutte le copie stampate ricevendo feedback eccellenti e che a breve verrà ristampato raddoppiando i numeri rispetto alla partenza.

Per capire qualcosa di più sull’argomento “librigioco” e nello specifico per scoprire questo libro, abbiamo chiesto direttamente a Matteo, autore e grande appassionato di questo genere editoriale. Abbiamo poi raggiunto Gianmario Silesu, che ha fondato una piccola associazione con l’ambizione di farla diventare casa editrice: la Reborn Studios.

Carbonia.net: Partiamo dal principio: cos’è un librogioco?

 Screenshot di un feedback positivo de Il peso della cultura
Uno dei tanti feedback entusiastici ricevuti da Il peso della cultura.

Matteo: Si tratta di un’opera di narrativa interattiva, dove il lettore non è passivo, ma parte attiva nella storia. La vicenda non va letta in modo lineare perché presenta diverse alternative. Lettori diversi potranno compiere scelte diverse e ciò condizionerà lo svolgimento e la fine della trama. Il genere librogioco, noto anche come librogame, ha avuto successo durante la seconda metà degli anni ’80, anche in Italia, Carbonia inclusa. Ricordo bene che c’era perfino chi arrivava a rubare i librogame dalle librerie.

Carbonia.net: Ci spieghi il titolo del libro?

Matteo: Il titolo del libro è Il Peso della Cultura, la cui scelta si capirà solo alla fine, dove ci sarà una morale nonostante tutto il resto della storia sia un covo di avvenimenti bizzarri trattati con ironia.

Carbonia.net: Dove avete presentato il libro fin ora e con quali riscontri?

Matteo: Dopo averlo autoprodotto e stampato in sole 50 copie, siamo riusciti a venderle quasi tutte nel giro di pochi giorni, con gran sorpresa e soddisfazione. Non abbiamo fatto molta pubblicità; ci siamo limitati ad alcuni post su Facebook e al semplice passaparola tra amici e conoscenti. Alcuni di essi si sono messi in fila per attendere la ristampa che è imminente. Credo che il libro attragga sia perché presenta delle novità e sia perché il costo è alla portata di tutti (10 euro).

Carbonia.net: Quali sono le particolarità di questo tuo libro e perché dovrebbe essere acquistato?

Matteo: Io non mi considero un vero scrittore (ho ancora molto da migliorare a livello formale), ma posso dire con orgoglio di aver sfornato qualcosa di originale e di mai visto prima. Mi piace chiamare la mia invenzione “narrativa ludica estrema“. Non consiglio l’acquisto a chiunque, ma solo a un pubblico che ama le opere stravaganti e sperimentali.

Carbonia.net: Quindi per riassumere quali sono le differenze tra “Il peso della Cultura” e un qualsiasi altro librogioco classico?

Copie de Il peso della cultura
Alcune copie del libro.

Matteo: In un librogioco il protagonista è sempre un eroe di turno, che sarà interpretato da chi legge. Solitamente nei librigioco si ha un piccolo regolamento che richiede il più delle volte l’uso di dadi, fogli e matite. Nel mio libro il protagonista è invece il lettore. Egli interpreta se stesso e nessun altro! Anziché usare dadi o surrogati, agisce fisicamente per affrontare le varie prove proposte nel testo, che è diviso in due parti: una che descrive gli avvenimenti che si svolgono in un mondo fantastico, l’altra che spiega al lettore come e dove agire per risolvere le situazioni più difficili.

Carbonia.net: Ci fai un esempio?

Matteo: Nella storia ci sarà un momento in cui il lettore/protagonista acquisirà dei poteri magici, e dovrà sbarazzarsi di alcuni zombie lanciando loro delle palle di fuoco. Il lettore dovrà simulare la scena dal vivo, e in questo caso specifico dovrà incendiare delle palline di carta e lanciarle contro un bersaglio. Ci sono altre prove simili nel testo, e per questo abbiamo deciso di vietarlo ai minori di 14 anni e definirlo estremo. Si tratta di un’opera che coinvolge il lettore in prima persona. Un libro più da vivere che da leggere.

Carbonia.net: Quand’è nata l’idea di questo libro e perché?

Foto di alcune pagine interne de Il peso della cultura
Una delle pagine del libro. Come si può vedere non mancano le illustrazioni che aiutano il lettore a immergersi nel gioco.

Matteo: Da qualche anno a questa parte ho scoperto l’esistenza di alcuni piccoli concorsi letterari proprio sul genere librogioco. Dopo averne vinti due, ho deciso di presentare un’opera fuori concorso, in modo da poter dar sfogo alla fantasia senza le imposizioni del bando di turno. Ho così potuto presentare un librogioco dove il protagonista era il lettore, il quale doveva affrontare un’avventura che si svolgeva interamente dentro casa propria. Ogni lettore avrebbe avuto così una trama personalizzata, che portava a degli esiti diversi a seconda del risultato delle prove e di come si presentava la propria casa (arredamenti, numero di stanze e finestre, animali domestici, contenuto della dispensa, ecc).

Carbonia.net: E com’è stato accolto in quella prima occasione?

Matteo: Al concorso in questione l’opera è stata accolta senza vie di mezzo. C’è chi la ha adorata alla follia, chi invece l’ha bocciata del tutto.

Carbonia: Cos’è successo dopo?

Matteo: In quel periodo mi ha contattato Gianmario Silesu, giovane artista di Carbonia, proponendomi una collaborazione. Mi è così venuto in mente di creare un’opera di maggior respiro partendo dalla versione corta di Il peso della Cultura. Il prodotto finale conta circa 120 paragrafi e dieci illustrazioni interne.

Carbonia.net: Gianmario tu di cosa ti occupi?

Gianmario: Principalmente mi occupo di illustrare e supervisionare il reparto grafico dei libri made in Reborn. Sette anni fa iniziai a dipingere e ad esporre in varie parti della Sardegna, ma avendo come passione principale il disegno negli ultimi tempi mi sono dedicato anima e corpo a sperimentare ogni genere di arte visiva. È così che ho iniziato a fare l’illustratore per vari libri. Ho anche auto prodotto un fumetto comico!

Logo Reborn Studios
Il logo di Reborn Studios.

Carbonia.net: Quali sono le vostre ambizioni e i vostri desideri?

Gianmario: Restare indipendenti e avere la libertà di pubblicare le nostre opere senza essere incatenati a livello creativo. Riteniamo che l’editoria moderna sia soffocata da certi canoni. Noi vogliamo restare fedeli a noi stessi ed esserne fieri.

Carbonia.net: Com’è nata la Reborn Studios e con quali intenti?

Gianmario: Nasce nel 2016 collaborando con altri due ragazzi che come me vogliono pubblicare a tutti i costi le proprie opere. Noi vogliamo fare piuttosto che stare a guardare, vogliamo creare partendo da ciò che siamo! L’intento principale è quello di dare a chiunque la possibilità di divulgare un’opera senza vincoli e senza restrizioni. Ci sono tante persone di talento che purtroppo non hanno la possibilità di farsi conoscere, ed è giusto aiutarle.

Carbonia.net: Prossime tappe per “Il peso della cultura”?

Matteo: È imminente la manifestazione Giocomix, fiera del gioco e del fumetto che si terrà il 20 e 21 Maggio presso l’Hotel Setar a Quartu. Qui porteremo le copie della ristampa del nostro libro, sperando di riuscire a farci conoscere e di far apprezzare a più utenti possibili la nostra opera.

Carbonia.net: Avete altri progetti in cantiere?

Matteo: Sì, anche troppi, ma ci piace concentrarci su uno solo per volta. Sto già scrivendo un seguito de Il Peso della Cultura. Nel nuovo libro avremo un protagonista di fantasia ma il sistema di gioco sarà sempre estremo. In poche parole, bisognerà interpretare un pistolero cacciatore di taglie caduto in disgrazia per via dell’alcolismo. Insieme al libro forniremo una pistola in legno ad elastici. Si dovrà sia leggere, che sparare, che bere, per calarsi totalmente nell’avventura e nel personaggio. Non anticipo altro per evitare l’effetto spoiler.

Gianmario: Ci sono tante opere in cantiere e tutte molto interessanti: fumetti, libri di narrativa, librigame, cortometraggi. Ci metteremo sotto con il lavoro per essere, in campo creativo, quanto più camaleontici possibili.

Carbonia.net: Ciao Matteo e ciao Gianmario, grazie e in bocca al lupo per tutto!

Matteo: grazie, molto gentile. Auguri a voi per questo fantastico blog.

Gianmario: Grazie a voi e a questo splendido blog, may the Reborn be with you!