Recensione
Regia di Grzegorz Szczepaniak (Polonia, 2015, 29′)
Snails (lumache) si presenta immediatamente come un lavoro curioso. Un cortometraggio che parla delle lumache attraverso il successo del “mercato della lumaca” e del conseguente desiderio di due amici di cimentarsi in questo settore aprendo una propria azienda agricola.
Il risultato è semplicemente geniale e il documentario diventa brillante narrazione attraverso un uso intelligente e divertente di immagini e riprese delle chiocciole e dei loro “sfruttatori”: lumache letteralmente ovunque vengono allevate, inseguite, mangiate, cantate. Vengono fatte persino gareggiare con tanto di numeretto da maratoneta.
In Snails possiamo addirittura trovare alcune scene “passionali”, nelle quali viene mostrata la copula della lumaca. A fare da letto d’amore una foglia di lattuga in un ambiente caratterizzato dalla luce rossa e sensuale.
Il cortometraggio è impeccabile anche tecnicamente: fotografia, movimenti di macchina, montaggio, tutto sembra al proprio posto. E merita un elogio anche la realizzazione e la collocazione dei capitoli animati usati come intermezzo.
E nel caso in cui sorga il dubbio che lo sfruttamento di queste piccole creature possa risultare di cattivo gusto in un film così tanto divertente, la risposta è che il lavoro di Grzegorz Szczepaniak porta in realtà a simpatizzare con le protagoniste, tanto che viene voglia di rispettare ogni lumaca e volerle bene.
Memorabile il dialogo tra Andrzej e Konrad: “come può un allevatore di lumache morire da guerriero?” la risposta è semplicemente “può essere entrambi”.
Nicola Ruvioli