All’indirizzo https://www.eppela.com/it/projects/7817-l-odore-delle-parole è ancora possibile partecipare alla campagna di finanziamento per la realizzazione del nuovo progetto dei musicisti Roberto Casu e Daniele Serpi.
“Le mani. Un giorno una persona mi ha fatto notare le mie mani, la loro forma, il loro odore. Da quel giorno ho dato più importanza a quella parte del corpo da tanti trascurata e quasi dimenticata. Vedo le mani come la parte terminale del cuore. Quelle che hanno scritto le mie canzoni, quelle che le hanno suonate, e quelle che creeranno ancora, che sia musica o dimostrazione d’affetto. Il mio ringraziamento principale quindi va a loro, non le mie mani in particolare, ma alle mani di tutte le persone che hanno creduto in me e nella mia musica. Le mie mani è il nome del mio progetto per fare musica.
Da questo progetto è nato Paura, il mio primo disco; l’ho scritto in solitaria, tra me e me, tranne una canzone, onda, scritta a quattro mani con il pianista Daniele Serpi. Da questa esperienza è nato il desiderio di creare un’opera assieme, donare brandelli del nostro cuore, una parte della nostra anima, alla musica.
Puoi ascoltare qui Paura
Cammin facendo, il proprietaio della sala d’incisione del mio primo disco, Marco Usai, ha deciso di unirsi, con nostra grande soddisfazione, a questo progetto.
Nasce quindi una grande collaborazione. E quando due musicisti si incontrano, possono nascere grandi cose.
L’odore delle parole, il nostro nuovo lavoro, sarà la realizzazione di un sogno, nostro e quello di altrettanti 10 giovani cantanti emergenti.
I musicisti che parteciperanno alle registrazioni saranno gli stessi, ben 13, che hanno collaborato alla realizzazione del mio primo cd musicale, Le Miemani – Paura.
Tutti i musicisti sono di altissimo livello, turnisti, musicisti di professione, idem dicasi per lo studio di registrazione, per il mastering e il mixing finale.
Le nostre canzoni parlano di cose semplici, della nostra vita, delle persone che ci circondano, parole povere, musica melodica che riesce a trasportare la mente in luoghi che pensavi aver perso.
Alla fine dei conti, a noi, oltre che il compenso da musicista, non entrerà in tasca nulla. Compenso che comunque verrà bruciato in benzina e qualche toast. Moltissimo lavoro per un riscontro emozionale impagabile.
Un giorno un ragazzo, che da poco aveva perduto la compagna per una malattia degenerativa, mi disse: “Ogni sera mi metto le cuffie, mando in play la tua canzone e mi addormento felice perche so che l’amero’ per tutta la vita”.
Me lo disse con le lacrime agli occhi.
Ed é proprio in quei momenti che capisci di aver vinto e, signori miei, queste cose non hanno prezzo.
Grazie anticipatamente”