Oggi abbiamo il piacere di intervistare una donna che non si è mai risparmiata per difendere le donne. Parliamo di Francesca Marongiu, creatrice del portale contro la violenza sulle donne “La Frack Magazine” e meglio nota come La Frack.
Carbonia.net: Ciao Francesca, come mai hai deciso di sostenere Pietro Morittu e perché avresti rifiutato l’opportunità di candidarti a sostegno di un altro candidato?
Francesca: Ho deciso di sostenere Pietro Morittu perché è una persona seria, preparata, che è cresciuta a pane e politica, quella seria, quella che sta al servizio della Comunità, e perché è una delle poche persone alle quali affiderei ad occhi chiusi la mia vita.
Ho rifiutato altre proposte di candidatura semplicemente perché non mi rispecchio in altre coalizioni. Ma nutro stima e rispetto per il candidato e la candidata a Sindaco delle altre liste.
Carbonia.net: Qual è il tuo giudizio sull’Amministrazione uscente?
Francesca: In questi anni ho portato avanti battaglie che ritenevo giuste, sui diritti, sulla parità, contro la violenza sulle donne. Sono stata accanto agli studenti e alle studentesse di Carbonia che in più occasioni hanno chiesto il mio sostegno. Ho risposto ad ogni chiamata, ho aiutato nel mio piccolo come ho potuto, ho sempre lottato in prima persona. Per me è Senso Civico!
Non voglio perdere tempo a giudicare il passato, sono concentrata sul presente e soprattutto sul futuro di Carbonia.
Carbonia.net: Carbonia ha tante problematiche irrisolte: quali pensi siano quelle da affrontare per prime e con maggior vigore?
Francesca: Carbonia è tutta una Priorità. Il Territorio lo è. Non serve fare promesse, c’è bisogno di mettere da parte diatribe e personalismi, c’è da concentrarsi e lavorare seriamente. C’è una città da ricostruire e dei cittadini e delle cittadine da riconquistare.
Carbonia.net: Quali sono i motivi per cui un elettore dovrebbe scegliere te anziché un altro candidato?
Francesca: Ho sempre votato con coscienza, dando la mia fiducia a persone che reputavo competenti. Perché la politica è una cosa seria, si vota per decidere chi dovrà prendersi carico di una Città in forte sofferenza per i prossimi 5 anni, io posso solo promettere di impegnarmi al massimo come ho sempre fatto e come continuerò a fare.
Carbonia.net: Manterrai il tuo attivismo civico anche in caso non venissi eletta in Consiglio Comunale?
Francesca: Assolutamente sì, continuerò a portare avanti le mie battaglie e a combattere per ciò in cui credo.
Carbonia.net: Hai un modello politico nazionale al quale ti ispiri?
Francesca: Non so se esiste, ho la mia mentore qui in Sardegna però, Anna Maria Busia, un grande esempio per me.
Carbonia.net: Puoi raccontarci la genesi della tua candidatura?
Francesca: La mia candidatura è nata da una lunga riflessione e dopo una agguerrita discussione in famiglia. Ho sempre pensato di poter fare molto da voce libera, attraverso il mio blog, le mie battaglie.
Ma andando più a fondo nella questione, ho capito che a un certo punto devi prendere una posizione, devi scegliere da che parte stare. E alla fine ho scelto!
Carbonia.net: Parliamo di movida, spesso si è letto sui social chi si lamenta di avere poca libertà nell’organizzare eventi (locali pubblici da una parte) e chi invece si lamenta della mancanza di regole chiare o del loro rispetto (residenti dall’altra parte). Secondo te cosa potrebbe fare un’Amministrazione pubblica per trovare il giusto equilibrio tra queste posizioni?
Francesca: I locali hanno diritto di lavorare, i ragazzi e le ragazze hanno diritto al divertimento, e sicuramente i cittadini e le cittadine hanno diritto di vivere una città dove ci siano regole o orari stabiliti e rispettati. Si può trovare una soluzione interloquendo con i rappresentanti e le rappresentanti di tutte le parti in causa.
Carbonia.net: Come percepisci la condizione della donna oggi in generale e nel nostro territorio in particolare?
Francesca: La condizione della donna oggi è in pericolo. Stiamo assistendo ad un ritorno prepotente del patriarcato, la nostra società né è impregnata, l’emergenza femminicidi ne è la testimonianza più tragica. Occorre educare, sensibilizzare, parlare soprattutto alle scuole, ma in generale occorre un immediato cambio di rotta.
Sarà la mia battaglia in questo territorio, perché è dai comuni, dalle realtà cittadine che si può e si deve partire.
Carbonia.net: Quali azioni intendi portare avanti sull’argomento? Credi che sarebbe opportuno mantenere aperto il dialogo con le donne candidate che verranno elette in altri schieramenti?
Francesca: La questione femminile è trasversale, interessa tuttə. Sono assolutamente convinta che il dialogo e la collaborazione, soprattutto tra donne sia fondamentale. Spero, anzi sono sicura, che ogni donna candidata sia disponibile al confronto e al lavoro di squadra, a prescindere dagli schieramenti.