Valentina Diaferia è nata a Carbonia e ha 44 anni, è una bancaria ma in giovanissima età è stata anche cassiera e commessa. Ha lasciato casa a diciannove anni per tornarci dopo cinque, perché la Sardegna e Carbonia le sono sempre mancate tanto. Della grande città le piacevano gli eventi ai quali partecipare o la semplicità di poter prendere un treno e con facilità raggiungere qualsiasi meta. Certo fare tutto senza gli amici che avevo lasciato in Sardegna niente era uguale. Valentina è anche mamma di una bambina di 6 anni ed è soprattutto per l’amore che sente nei suoi confronti che ha deciso di candidarsi come consigliere comunale. Ci racconta che le piace poterle trasmettere l’amore nei confronti della nostra cittadina e l’impegno che è necessario mettere in qualcosa in cui si crede. “Il lavoro paga sempre e voglio continuare a crederci“, questo è il motto di Valentina.
Carbonia.net: Ci piacerebbe sapere cosa ti piace di più e cosa di meno di Carbonia:
Valentina: Carbonia è la mia città, ci sono nata e cresciuta ed ho trascorso un’infanzia felice nel quartiere di via Dalmazia. Sono fiera di essere cresciuta proprio in un quartiere operaio dove i valori della fratellanza e solidarietà erano molto forti, valori che mi porto ancora dentro. Ricordo con felicità e partecipazione le feste dell’Unità o quelle di Rosmarino piuttosto che la Marcialonga o le sfilate di carnevale. Di Carbonia mi piace il fatto che sia nata con genti diverse che hanno reso la nostra mentalità più aperta ma questo senso di appartenenza e di apertura mentale nel tempo si è perso e questo è un’aspetto che mi piace meno, probabilmente le generazioni figlie di quella classe operaia non sono state brave a trasmettere lo stesso amore nei confronti della nostra cittadina. Sono mamma da 6 anni e sto cercando nel mio piccolo di trasmettere a mia figlia questi valori.
Carbonia.net: Come hai vissuto politicamente gli ultimi cinque anni di Amministrazione? (Qual è il tuo giudizio sulla giunta Massidda, cosa critichi maggiormente, c’è qualcosa che salvi)
Valentina: I 5 Stelle hanno fallito. E con loro ha rischiato di fallire la mia città. Non è opinione mia ma è la storia recente a testimoniarlo. Inizialmente in molti abbiamo creduto nel vento del cambiamento, in una nuova cultura dirompente, che spezzasse i fili che la incatenavano al passato, fatto di clientelismo, di interessi personali, di cattiva gestione della cosa pubblica. Invece la delusione, ben presto, ha preso il posto dell’entusiasmo e dei buoni propositi. Il mio giudizio fortemente negativo è quasi cronaca, anche sul territorio nazionale. Certo qui abbiamo sentito più cocente il senso di impotenza. La democrazia partecipata, un’illusione. Di fatto si è incominciato a chiudere servizi cruciali per la città, come il centro Ludico di Piazza Primo Maggio o la casa dell’anziano di via Cannas. Solo per fare due esempi. A corollario di questa mancanza di idee e di amministrazione deleteria poi le dimissioni di molti assessori, che sottolineano solo la totale assenza di una linea guida e di uno scenario politico credibile per Carbonia. Un bene che questa esperienza si sia conclusa. Urgente cambiare pagina alla svelta.
Carbonia.net: Possiamo sapere da quanto tempo sei interessata alla politica e come è nata la tua candidatura? (Chi ha avuto l’idea, come si è sviluppata, perché hai deciso di accettare)
Valentina: Sono sempre stata interessata alla vita politica della mia città grazie ai miei genitori che sin da piccola mi hanno sempre fatto partecipare a manifestazioni di partito, ricordo ancora l’emozione di aver stretto la mano ad Enrico Berlinguer o la gioia di partecipare alle feste dell’Unità. Come spesso capita però i percorsi della vita ti allontanano dalle passioni, ho iniziato a lavorare molto presto ed ho conseguito la laurea triennale in Scienze politiche dividendomi tra lavoro e libri. Ora che nel lavoro mi posso ritenere realizzata e mia figlia ha un’età che mi consente di dedicarmi anche a ciò che veramente ho a cuore penso che sia arrivato il mio momento. La lista Sviluppo & Ambiente di cui faccio a parte nasce con l’idea di mettere le professionalità che la compongono a fattor comune e Michele Stivaletta mi ha coinvolto in tale progetto.
Carbonia.net: Cosa pensi della libertà di espressione? Come valuti lo stile comunicativo della tua lista? Hai dei buoni consigli da dare alle liste della tua coalizione e a quelle “avversarie”?
Valentina: Lo stile comunicativo della mia lista è uno stile improntato sulla semplicità e concretezza. Non c’è più tempo per le belle parole e le frasi da manuale del buon politico, quello che ci sta a cuore è il bene di Carbonia non abbiamo paura di dirlo e vogliamo lavorare per il bene di tutti. Quest’anno rispetto alle passate elezioni si è respirato un clima più disteso tra le varie coalizioni forse sta cambiando la mentalità e l’idea di vedere gli avversari come dei nemici, l’obiettivo che tutti dovrebbero avere è valorizzare la nostra città e le sue frazioni.
Carbonia.net: Secondo te sarebbe stato meglio se Pietro Morittu e Luca Pizzuto avessero trovato un accordo per correre insieme alle elezioni, anziché come avversari?
Valentina: Sono una progressista e il dialogo, la costruzione di una via mediana nel confronto è il mio modo di agire, nella vita, nella professione e domani nella politica. Ogni qualvolta non si arriva a un accordo io la vedo come una sconfitta. Certo ho difficoltà a considerare, oggi, gli M5S come un alleato.
Carbonia.net: Tu personalmente credi che esista un pericolo democratico a Carbonia, nel caso il consigliere uscente Daniela Garau vincesse le elezioni contro qualsiasi pronostico
Valentina: Non parlerei di pericolo, piuttosto ritengo che ci divida una distanza siderale dalla Lega e da Fratelli d’Italia, di cui non condivido il pensiero e la strategia d’azione.
Carbonia.net: Quali pensi siano le priorità da affrontare nel caso vincesse la lista che sostieni?
Valentina: Carbonia ha risorse e energia sufficienti per accettare la sfida col futuro. “Sviluppo e Ambiente” porterà avanti una visione moderna e sensibile sui temi ambientali. Lo scenario non è solo quello locale ma ci si rivolgerà al contesto nazionale ed europeo. Lavoreremo per sviluppare l’economia e promuovere le ricchezze del nostro patrimonio naturalistico e archeologico insieme con le frazioni e con il Comune di Iglesias che da tempo ha pianificato un cambiamento, oggi evidente.
Carbonia.net: La lista per la quale ti candidi si chiama “Sviluppo e Ambiente”. Uno dei post condivisi dal vostro capolista Michele Stivaletta, parla della necessità di nuove aree verdi e di socializzazione per Carbonia. Non crede che sarebbe già un ottimo risultato rendere più ordinate, pulite, sicure e attrezzate quelle già esistenti, tra tutti il parco del Colle Rosmarino? Avete già qualche idea per nuove aree verdi e di socializzazione?
Valentina: Conosco molto bene il territorio in cui sono nata e cresciuta e ho la presunzione di migliorarlo con idee precise, usando le risorse che offre. Bisogna valorizzare le aree verdi e poi metterle in sicurezza dagli atti di vandalismo con sistemi di videosorveglianza. Penso a recuperare spazi fruibili alle famiglie e ai più piccoli. Sul vandalismo e la “sottocultura della distruzione” ci sarebbe poi da aprire una lunga parentesi. Il colle di Rosmarino ad esempio potrebbe essere valorizzato non solo per gli amanti dello sport all’aria aperta ma anche per gli appassionati di Down Hill, sport molto praticato dalle nostre parti.
Carbonia.net: Ponte sul Rio Cannas: quale destino gli daresti? Riprenderesti l’interessante progetto originario di unire il Museo di Villa Sulcis alla Necropoli preistorica del Parco urbano di Cannas di Sotto o abbandoneresti definitivamente l’idea, prevedendo quindi un progetto importante di rimozione della struttura e riqualificazione delle aree interessate?
Valentina: Carbonia è una città visionaria. Lo è sempre stata. La sua storia, gli eventi che ha ospitato hanno sempre celebrato un grande fermento culturale non banale, sempre disallineato rispetto anche a realtà ben più affermate. Anche dal punto di vista urbanistico ha da sempre un primato di unicità. Questa unicità deve essere ripresa, valorizzata e proposta. L’opera del ponte sul Rio Cannas su tutte. Un esempio da cui partire per disegnare un nuovo paesaggio.
Carbonia.net: Quali sono i motivi per cui gli elettori dovrebbero scegliere te tra i tanti candidati a consigliere comunale?
Valentina: Pietro Morittu sarà il nuovo sindaco di Carbonia. Ne sono certa. La scelta è la migliore per la nostra città. Non avrei accettato di dedicare questo ultimo periodo ad impegnare il mio tempo se non fossi certa delle qualità umani e morali di Pietro. Perché io sono anche una passionale e mi innamoro delle idee, mi ci applico con determinazione e sono testarda. Non ho invitato nessuno a votarmi, perché non devo vendere niente. Mi presento con la caparbietà che mi contraddistingue e con le idee chiarissime.
Carbonia.net: In caso non riuscissi a essere eletta, pensi di rimanere attiva in politica e nel territorio?
Valentina: Ho voglia e tempo da dedicare alla collettività. Non lo dico da politico, perché politico non sono. Lo dico da semplice cittadina delusa e frustrata dai fallimenti di chi ha avuto la possibilità prima e non l’ha sfruttata. Non sarò disponibile a strumentalizzazioni e compromessi ma solo ad atteggiamenti di sostegno e di confronto per il bene di Carbonia.
Carbonia.net: Come percepisci la condizione della donna oggi? (in generale e nel Sulcis in particolare)
Valentina: La condizione di noi donne nella società è penalizzante. Lo dico con molto disincanto e senza retorica. Lo vivo sulla mia pelle. Ho deciso di essere madre ed è stata la gioia più intensa della mia vita. Mi impegno nel mio lavoro di bancaria non senza grossi sacrifici. Vivo questa dicotomia continua tra i miei diversi ruoli e, sono felice di dirlo, con grande successo. Riesco a gestire il tempo da dedicare a mia figlia, al lavoro e a me stessa con grande equilibrio. Ma è innegabile che il femminismo della generazione di mia madre ha fallito, rovinosamente crollato negli intenti nell’illusione di una equità che di fatto si è trasformata in un’altra forma di sottomissione. Nel Sulcis in particolare c’è ancora molto da fare e la nostra lista vuole dare un segnale importante alla parte femminile di Carbonia; è ora di far sentire la nostra voce e mettere in campo le nostre professionalità.