La corsa alle amministrative comunali entra nel vivo e noi cercheremo, come sempre, di raccontarla senza pregiudizi, senza interessi di parte e cercando di conoscere meglio i protagonisti e le proposte. Abbiamo fatto alcune domande a Ylenia Foti, 27 anni Operatrice Socio Sanitaria e candidata alla carica di consigliera nella lista “Pietro Morittu Sindaco“. Di seguito le risposte che ci ha inviato.
Intervista a Ylenia Foti
Carbonia.net: Ciao Ylenia, grazie per la tua disponibilità. Possiamo sapere come è nata la tua candidatura?
Ylenia: Credo sia importante che ognuno di noi, per un periodo della propria vita, si occupi della “cosa pubblica”.
Non sono iscritta a nessun partito politico, ma la mia vita personale e professionale è sempre stata caratterizzata da valori che si ispirano al mondo sociale e liberale, alla democrazia e al riconoscimento dei diritti di ciascuno e mi sono sempre impegnata, nel mio piccolo, in questa direzione.
Quando mi è stato proposto di impegnarmi direttamente per sostenere la coazione guidata da Pietro Morittu, ho subito capito, leggendo le linee programmatiche, che lui avrebbe rappresentato quegli stessi valori per cui ho sempre combattuto e ho accettato con piacere la candidatura.
Carbonia.net: Come hai vissuto politicamente gli ultimi cinque anni di Amministrazione?
Ylenia: Non spetta a me dare un giudizio sulla giunta uscente. Sinceramente sia io che gli altri candidati delle liste della coalizione in cui io sono inserita, negli incontri a cui siamo chiamati a partecipare, siamo orientati esclusivamente a discutere del futuro della nostra città, che dovrebbe riuscire a dare risposte alle necessità dei cittadini e tornare ad essere punto di riferimento per tutto il territorio del Sulcis-Iglesiente.
Il nostro programma parte chiaramente da un’analisi dello stato attuale, per cui siamo pienamente consapevoli delle criticità che vive Carbonia in questo momento storico, ma limitarsi ad un giudizio sugli ultimi cinque anni sarebbe molto riduttivo.
La crisi del territorio ha cause molteplici che non necessariamente sono puramente amministrative. Da oltre dieci anni, dalla chiusura di tante fabbriche nel polo industriale di Portovesme e, contestualmente, una crisi economica di portata internazionale che ha causato la chiusura di centinaia di imprese anche nella nostra città, assistiamo ad un declino inesorabile che ha portato anche una crisi demografica importante.
Sarà fondamentale partire da questi dati per riuscire a mettere in campo gli strumenti tecnici e finanziari più adeguati per rispondere in modo efficace e con soluzioni definitive.
Carbonia.net: Quali pensi siano le priorità da affrontare nel caso vincesse la lista che sostieni?
Ylenia: Le priorità sono varie e sono contenute nel nostro programma amministrativo che invito tutti a leggere quando sarà reso disponibile.
E alcune sono anche scontate, come il tema della transizione ecologica, della riqualificazione energetica e delle energie rinnovabili, che l’Europa ci sollecita ad affrontare anche nel nostro territorio.
Così come i temi del lavoro, delle commercio e delle attività produttive, così come quello del Turismo. E non possiamo dimenticarci di dare risposte al territorio comunale, valorizzando la sua articolazione in quartieri e frazioni, che più di altri comuni interpella l’amministrazione.
Ma sono tante altre le priorità che dovranno essere affrontate immediatamente: dall’urbanistica, alla cultura, sport e istruzione, alla digitalizzazione alla sanità e al mondo dell’associazionismo.
Per mia formazione personale e per i miei valori, credo che un tema su cui potrei essere utile sarebbe quello della parità di genere e della lotta alle discriminazioni.
Tanta strada dobbiamo fare ancora su questi argomenti, basti dire che il 60% delle persone che ha perso il lavoro durante il Covid sono donne. Ma senza puntare il dito su nessuno, sono tante ancora le lotte che, dal punto di vista sociale, dobbiamo ancora compiere.
Carbonia.net: Conquistare un voto in più degli altri candidati, come pensi di riuscirci?
Ylenia: Come ho già detto precedentemente, non sono una politica di professione. Vengo dalla cosiddetta “società civile”. Questo è un difetto, per certi aspetti, ma per altri anche un valore.
Di sicuro non ho intenzione di guadagnare voti criticando gli altri candidati o altre esperienze alternative a quella in cui sono inserita e in cui credo fermamente.
Posso assicurare di essere una donna realizzata, soddisfatta della propria vita e che non cerca conferme in un ruolo politico.
Nelle cose che faccio, nelle mie battaglie personali, nella mia professione, sono una persona molto determinata e questa mia forza la metterò a disposizione del progetto politico a cui ho dato la mia disponibilità.
Se sarò eletta di sicuro darò il mio contributo, laddove venisse richiesto, e non risparmierò in alcun modo il mio impegno.
Carbonia.net: In caso non riuscissi a essere eletta, pensi di rimanere attiva in politica e nel territorio?
Ylenia: È un po’ prematuro rispondere a questa domanda, anzitutto spero di essere eletta!
Detto ciò, stiamo costruendo un gruppo molto unito che, a prescindere dal risultato delle elezioni, ci auguriamo che continui a lavorare concretamente sui vari temi che sono contenuti nel programma.
Carbonia.net: Qual è il tuo modello politico nazionale?
Ylenia: Non credo che sia rilevante.
Carbonia.net: Come percepisci la condizione della donna oggi?
Ylenia: Purtroppo c’è poco da percepire e parecchio di cui prendere atto. La realtà è che nonostante le battaglie, di fatto, la parità di genere è ancora tanto lontana.
Restando in tema, anche nelle prossime elezioni amministrative a cui saremo chiamati a votare, alle donne, per esempio, è riservata una quota.
Come se fossimo un peso o un dovere e non che fosse un diritto stare a pieno titolo nelle istituzioni. Però, se posso essere chiara, noi donne per prime, se fossimo unite, potremmo raggiungere i nostri obiettivi senza dover chiedere nulla.
Abbiamo anche la doppia preferenza di genere? Bene impariamo ad utilizzarla correttamente, senza la necessità di dover necessariamente ricorrere alle “quote rosa”.
E questo in tutti i campi.
Poi, ci sono i temi della violenza, delle discriminazioni sul mondo del lavoro, che richiederebbero un’analisi più approfondita e che saranno oggetto del mio impegno nel caso in cui venissi eletta.