Nata a l’11 Febbraio 1992, Eleonora Cera ha vissuto la sua infanzia a Medau Desogus. Sta ultimando gli studi in infermieristica e fino all’avvento del covid si è occupata di alfabetizzazione digitale nelle scuole. Alle amministrative del 2016 è stata eletta a 24 anni consigliere comunale con la lista del Movimento 5 Stelle.
Carbonia.net: Ci puoi riassumere come nacque il tuo interesse per il Movimento 5 Stelle, il tuo impegno, l’elezione alle amministrative del 2016 e successivamente l’uscita dal gruppo nel 2019? Cosa porterai sempre con te di quell’esperienza e cosa invece vorresti dimenticare?
Eleonora: Il mio attivismo nel gruppo nel M5S è nato poco dopo l’estate del 2015, tramite un amico di vecchia data, che conoscendo le mie idee politiche mi ha messo in contatto con il gruppo di Carbonia.
C’è stata da subito sinergia con alcuni componenti del gruppo e quasi immediatamente abbiamo iniziato a lavorare alla stesura del programma, con l’idea di presentarci alle successive elezioni.
Per mesi abbiamo condotto una campagna elettorale impegnata e sentita. L’onda nazionale trasportava anche noi. Dopo l’elezione ho proseguito il mio impegno con il Movimento gestendo la campagna elettorale nazionale nel 2018, come coordinatrice per il Sulcis, ma già mi era chiaro che il problema di base del Movimento era la mancanza di struttura interna.
Nel 2019 ci sono state le elezioni regionali e nuovamente sono stata chiamata ad occuparmi della campagna elettorale come coordinatrice, ma stavolta ho rifiutato. Quello è stato il primo scollamento con il Movimento, ma il vero e proprio punto di rottura l’ho vissuto quando durante un consiglio comunale a settembre dello stesso anno, ho votato contro la mia maggioranza che a mio parere aveva mal gestito una questione delicatissima e cioè quella della riassegnazione degli immobili comunali alle associazioni cittadine. Comprensibile la necessità di riordinare e di riorganizzare, ma la politica non deve mai e poi mai prescindere dal confronto tra le parti. E soprattutto deve essere in grado di raddrizzare il tiro: sbagliare è umano e ammetterlo è segno di consapevolezza e forza.
Dopo questo avvenimento è stato difficile, per me, continuare un percorso con il mio gruppo e così, dopo qualche settimana di riflessione e di confronto con la mia famiglia in primis, ho preso la decisione di passare al gruppo misto.
Carbonia.net: Il tuo allontanamento è solo a livello locale oppure anche a livello nazionale non ti riconosci idealmente nell’evoluzione tutt’ora in atto nel M5S? Possiamo sapere se e come ti senti rappresentata politicamente a livello nazionale?
Eleonora: A livello nazionale non nascondo che al momento faccio fatica a trovare una collocazione, tuttavia, le mie idee sono difficilmente riconducibili ad aree di destra, perché da sempre pendo dall’altra parte. La figura di Giuseppe Conte è innegabilmente una figura che il suo peso, dopotutto è stato il presidente che ci ha guidato attraverso una delle più grandi disgrazie della storia contemporanea, ma non so se questo possa bastare per riscattare il M5S. Anche in questo caso si è pagato lo scotto di avere una mancanza di struttura interna in grado di gestire chiaramente le evoluzioni che in politica sono all’ordine del giorno, mancanza che ha fatto credere che la gestione del tutto fosse concentrata nelle mani di pochi, tradendo così alcuni capisaldi del Movimento stesso.
Carbonia.net: Cosa pensi dei tuoi vecchi compagni che ora sono candidati in una lista alternativa alla tua? Pensi che con qualcuno tu possa continuare a dialogare, nel caso veniste eletti?
Eleonora: I miei ex compagni che ora hanno deciso di giocare una partita diversa hanno avuto dei percorsi complessi in questi 5 anni e presumo che anche loro, dopo attente riflessioni, abbiano deciso di proseguire il loro impegno secondo le modalità a loro più congeniali e più vicine alle loro idee.
Il dialogo deve essere alla base di qualsiasi azione che come interesse abbia quello della comunità. Chiudersi a riccio quando si è chiamati ad amministrare il bene comune è un errore.
Carbonia.net: Com’è nata la candidatura nella lista “Pietro Morittu Sindaco”? (chi ha preso l’iniziativa, perché hai accettato)
Eleonora: La mia candidatura nella lista di Pietro è stata una conseguenza naturale di quello che è stato nel tempo il mio rapporto politico con Pietro stesso. Vedo in lui la persona giusta per portare avanti un programma propositivo e dal quale si evince una profonda conoscenza della città, dei suoi punti di forza, come la fortissima componente culturale e storica che contraddistingue il nostro territorio, e i punti deboli, come lo spopolamento e la profonda crisi che ci portiamo dietro da troppo tempo.
È stato Pietro a chiedermi di proseguire il mio percorso e io ho accettato, a patto di stare in una lista civica, libera da simboli di partito.
Carbonia.net: Da consigliere uscente, quali pensi siano le priorità da affrontare nel caso vincesse la lista che sostieni?
Eleonora: Da consigliere uscente penso che le priorità più grandi per Carbonia siano due: la prima è quella secondo cui, la Città, debba necessariamente tornare a giocare una partita da protagonista nella politica dell’intero Sulcis Iglesiente. Una Città grande come Carbonia non può e non deve essere messa in secondo piano. Occorre, quindi, spingere verso un continuo dialogo tra le istituzioni, in modo tale che le stesse riconoscano a Carbonia il suo reale valore.
Eleonora: E la seconda, che tra l’altro andrebbe a rafforzare quello che dovrà essere il peso di Carbonia a livello territoriale, è che si creino le giuste condizioni affinché i fondi che arriveranno nell’arco dei prossimi cinque anni (PNRR, POR, JTF) non vadano sprecati. E’ un opportunità che chi amministra deve saper cogliere e direzionare, favorendo la realizzazione di progetti di alto livello, di misure a sostegno delle piccole e medie imprese (chi ha deciso e chi decide di investire nella nostra Città deve essere tutelato ad ogni costo) e studiando misure a favore della creazione di nuove realtà occupazionali, perché Carbonia non è solo miniera.
Carbonia.net: Ricordo che uno degli argomenti social più gettonati nella passata campagna elettorale fu la promessa di installare telecamere nel tentativo di arginare il fenomeno delle discariche abusive. Puoi farci un tuo personale bilancio sull’argomento? Quali azioni concrete si potrebbero promuovere secondo te?
Sempre parlando rifiuti, quale potrebbe essere una proposta concreta della tua lista per migliorare il servizio della pulizia delle strade? E per limitare l’odioso fenomeno dei rifiuti gettati per strada a piedi o dal finestrino dell’auto?
Eleonora: Per quanto riguarda i rifiuti, il problema delle discariche abusive si combatte sensibilizzando le persone. Ma è offrendo un servizio di conferimento facile e veloce che si ottengono risultati nel tempo. Le microdiscariche sul territorio vanno mappate e i cittadini e le nuove app possono aiutare il Comune a quantificare e qualificare il fenomeno per poter meglio decidere come intervenire. Il punto fondamentale, comunque, è che non basta più differenziare, ma occorre ridurre la quantità di rifiuti prodotti e per questo sarebbe opportuno limitare, almeno per iniziare, nei centri di aggregazione principali o di interesse pubblico l’uso e la vendita di plastiche monouso non riciclabili e non compostabili, supportando le attività commerciali con sgravi sulle imposte in compensazione del maggior costo da esse sostenuto nell’acquisto e nella distribuzione di materiali alternativi. Tutto ciò non prescinde dalla necessità di dotare la Città di un numero maggiore di cestini per i rifiuti e di mettere in atto un rigoroso controllo.
Carbonia.net: Tu personalmente credi che esista un pericolo democratico a Carbonia, nel caso il consigliere uscente Daniela Garau vincesse le elezioni contro qualsiasi pronostico?
Eleonora: Le elezioni sono la massima espressione della volontà cittadina e chiunque le vinca sarà perché le cittadine e i cittadini di Carbonia hanno voluto così. In democrazia vince la maggioranza: non vedo quale pericolo possa celarsi in questo.
Carbonia.net: Quali sono i motivi per cui gli elettori dovrebbero scegliere te tra i tanti candidati a consigliere comunale?
In caso non riuscissi a essere eletta, pensi di rimanere attiva in politica e nel territorio?
Eleonora: Ho iniziato questo percorso con tutta l’inesperienza possibile. Consapevole di ciò, con serietà ed umiltà, ho imparato a conoscere la macchina amministrativa. Ho studiato, mi sono confrontata con tutti, anche e soprattutto con chi la pensava diversamente da me. Non sempre sono stati confronti pacati, ma tutti mi hanno insegnato qualcosa. Penso di aver avviato un buon percorso che merita di essere portato avanti e proprio per questo, anche se non dovessi essere eletta, il mio impegno proseguirà perché, per me, la politica non si fa solo nell’aula consiliare.
Carbonia.net: Come percepisci la condizione della donna oggi? (in generale e nel Sulcis in particolare)
Eleonora: La donna oggi come ieri continua a combattere battaglie per la propria autodeterminazione. Viviamo ancora in una società di stampo fortemente patriarcale. Tuttavia, sono del parere che le battaglie per la parità di genere debbano riguardare temi concreti che passano per il favorire il mondo dell’imprenditoria femminile, per servizi mirati a semplificare la vita della mamma-lavoratrice senza che il fatto di essere mamma venga fatto vivere come un ostacolo, alla battaglia che riguarda i salari quasi sempre inferiori delle donne rispetto ai corrispettivi percepiti dagli uomini.
Nel Sulcis, fortunatamente, molte donne ricoprono incarichi nelle istituzioni pubbliche e molte altre portano alto il nome della nostra Città: di recente una nostra concittadina ha ricevuto un importante riconoscimento a livello internazionale nel campo della ricerca scientifica.
Non solo, il mondo imprenditoriale cittadino può contare sull’impegno di molte donne che hanno deciso di investire sulla Città e su loro stesse.
Tutto ciò deve essere necessariamente tutelato, incentivato e valorizzato.